Una volta qualcuno disse “the journey not the arrival matters”… ovvero “quello che conta è il viaggio e non l’arrivo”

L’ultima giornata del progetto Arca is on Theater ha rappresentato la degna conclusione di quello che è stato un percorso di consapevolezza che abbiamo voluto regalare alle ragazze nostre utenti della Comunità dei Celestini.

Abbiamo parlato dell’importanza della donna attraverso la visione delle opere e la lettura della vita della famosissima pittrice Frida Kahlo, argomenti il cui lapalissiano rilievo meriterebbe pagine di inchiostro già peraltro scritte da personaggi ben più illustri.

Ciò che ci preme maggiormente è, invece, raccontarvi quello che è stato il nostro percorso.

Il nostro obiettivo era quello di aiutare le nostre ragazze, adolescenti e con difficili trascorsi, a fare fronte alle proprie paure, a scontrarsi con la realtà e a costruire consapevolezza, ragione per cui ci siamo focalizzati su varie forme di linguaggio quali espressioni del nostro modo di essere.

Non è stato facile, ciascuno di noi ha delle leve diverse e modi differenti per esprimersi ma, alla fine, attraverso un percorso quantomai variegato abbiamo sperimentato vari modi di raccontarsi.

Abbiamo lavorato con il linguaggio del corpo nella dimensione dello spazio, toccato con mano la recitazione e l’improvvisazione, dato sfogo ai nostri sentimenti mediante la lettura e la riscrittura di poesie, acquisito coscienza mediante lo studio e la reinterpretazione di personaggi storici.

La nutrita speranza era quella di poter arricchire, attraverso una quindicina di incontri, la vita delle nostre ragazze dando loro quel qualcosa che potesse tornare utile nella vita di tutti i giorni; ma al di là di quella che potrebbe sembrare una mera speranza utopistica ciò che è stato visibile è il risultato dato dalle piccole conquiste che, di settimana in settimana, abbiamo potuto apprezzare nelle ragazze, sempre più partecipative ed estroverse. E questo era sotto gli occhi di tutti!

Una volta qualcuno disse: quello che conta è il viaggio e non la destinazione. Non sapevamo cosa volesse dire.

Poi abbiamo rapportato la frase all’esito atteso dal nostro progetto, ovvero la costruzione di uno spettacolo teatrale. Non è stato quello che abbiamo realizzato, è stato qualcosa di diverso, forse meno esaltante per noi volontari, ma non per questo meno utile. Anzi, una spinta meramente egoistica e vanagloriosa avrebbe probabilmente minimizzato i benefici acquisiti durante il diverso percorso portato a termine dalle nostre ragazze.

In fin dei conti il percorso è coinciso con il risultato: sono state le difficoltà esternate, i sentimenti provati, le emozioni manifestate settimana dopo settimana a farci crescere gradualmente. Certamente è stata una strada alternativa e non meno tortuosa ma, a ben vedere, ha arricchito tutti, anche noi volontari.

Ora abbiamo capito quel qualcuno, il Poeta Thomas Stearns Eliot per l’appunto, cosa volesse dire con quella frase: il viaggio è molto più importante del punto di arrivo!

12 Aprile 2023