I Have a Dream – “voglio andare al parco con la mamma“

Alessandra, volontaria dell’Arca di Leonardo, racconta di come, assieme a Greta, hanno esaudito il desiderio di Mahira.

l’appuntamento

Con Greta ci siamo accordate per trovarci 15 minuti prima dell’appuntamento in modo da avere il tempo di impacchettare i piccoli doni acquistati il giorno prima: acquerelli, timbri colorati, stickers, un diario rosa peloso, l’immancabile Piccolo Principe e una giacca invernale a fiorellini per Mahira, la nostra sognatrice, che qualche mese prima interrogata su quale fosse il suo sogno scrisse: “voglio andare al parco con la mamma“.

Una domenica di fine novembre Mahira 7 anni, Madiha 2 e Shahida la mamma erano già di fronte al cancello dell’oratorio San Giorgio, puntualissime, anzi, in anticipo di almeno mezz’ora.

Decido di non farmi vedere e parcheggiare poco distante.

Metto tutti i regali in un sacchetto gigante a forma di cuore e giro l’angolo per raggiungerle.

Sono emozionata, arrivo, mi presento.

Si presentano anche loro, stringo la mano a tutte, faccio casino con i nomi e ridiamo tutte.

Mi sento bene ma sono un po’ tesa perché so che c’è una missione da compiere, un viaggio da fare e un sogno da realizzare.

si parte

Ci raggiunge anche Greta, i suoi lunghi capelli biondi gli occhi azzurrissimi colpiscono subito le bimbe.

Mahira la adora già e si fa subito prendere per mano.

Saliamo in macchina, allacciamo la più piccola sul seggiolino e via, possiamo partire, destinazione Leolandia (solo la mamma ne è al corrente).

È una di quelle giornate invernali in cui il sole accieca e l’aria è frizzante, come il mix delle nostre energie.

Supportate da Shakira, cantiamo felici e a squarciagola per tutta la durata del viaggio.

il sogno si avvera

Al parcheggio ricordiamo a Mahira che è la sua giornata speciale e di godersela che siamo arrivate.

Lei ci guarda un po’ frastornata, forse non ha capito, forse le sembra strano, forse semplicemente si chiede perché o cos’ha fatto per meritarselo, oppure forse un po’ si preoccupa, ma la mamma ride ed è felice, quindi perché no.

Troviamo un escamotage e le diamo subito la giacca nuova. Fa effettivamente molto freddo e lei ne ha realmente bisogno.

Saltella fino all’entrata del parco e non le sembra vero.

È con la sua mamma e sua sorella, ed è grazie a lei perché oggi è la sua giornata speciale.

Così, con questo spirito, passiamo le successive sei ore a fare giochi e scattarci foto, a schiamazzare, ridere, saltare, urlare di gioia e paura, a volare e a girare fortissimo fino a perdere la testa, a prenderci per mano e a correre di nuovo da un gioco all’altro da un’emozione all’altra.

i regali

Portarla via sul calare della sera e del gelo, non è stato facile.

Dopo un saluto a tutta la bellissima (mini) Italia con foto di rito di Shahida a sostegno della Torre di Pisa, la convinciamo che Babbo Natale ha lasciato un pacchetto con dei pensierini per lei e per Madiha in macchina.

E così passiamo indenni anche attraverso il Leolandia shop e le migliaia di pupazzetti che ci guardano ebeti e impilati dai loro scaffali. Mi colpisce che né Mahira né Madiha facciano capricci: non chiedono nulla, non vogliono nulla.

Arriviamo all’auto e Mahira e Madiha affondano le manine nella borsa a forma di cuore.

Ogni volta è un sussulto e un gridolino di gioia, sono felicissime e ridono tanto.

Shahida non sa più come ringraziarci.

Greta e io diciamo che Babbo Natale ci ha detto che era tutto merito di Mahira, quindi, eventualmente di ringraziare lei.

l’emozione

In macchina Mahira ci racconta che le sue materie preferite sono italiano, arte, matematica e geografia. Io e Greta le strappiamo la promessa di un disegno. Poi ripassiamo i giorni della settimana e i mesi in italiano. Lo fa anche mamma Shahida, li vuole imparare perché le serviranno per il lavoro.

Le accompagno sotto casa, le abbraccio e le guardo andarsene via come qualcosa di puro e prezioso. Voglio che si chiudano il portone alle spalle e che siano al sicuro.

E così nel rinnovato silenzio della mia auto, le ringrazio, avvio il motore e riparto.

I Have a Dream è uno dei nostri progetti speciali che si propone di aprire il cassetto di quei sogni rimasti chiusi per troppo tempo, senza essere più visti.
Vogliamo togliere la polvere dai desideri etichettati come “non importanti” e restituire loro luce e colore, trasformandoli in realtà.

Tutti hanno diritto a un Sogno.

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